Clotilde Pontecorvo

(Roma, 1936-2022)

Clotilde Pontecorvo nasce a Roma il 13 agosto 1936 da una famiglia di origine ebraica e vive gli anni dell'occupazione nazista nascondendosi in vari rifugi, incluso un collegio di suore svedesi a Roma. Appassionata del porre domande e conoscere fin da piccola, consegue la laurea in Filosofia presso l'Università di Roma "La Sapienza" nel 1959 con una tesi sul liberalismo politico di Benjamin Constant.

Dal 1961 al 1971 insegna storia, filosofia, pedagogia e psicologia presso istituti magistrali e nel 1972 consegue la sua seconda laurea in Psicologia presso l'Ateneo Salesiano. La sua ricerca che spazia attraverso diverse tematiche psicopedagogiche,   si concentra soprattutto sulle pratiche di insegnamento e apprendimento a scuola e, successivamente, di socializzazione in famiglia, intersecando da subito altre discipline tra cui la linguistica, l’antropologia, la storia e le scienze fisiche e naturali

Professore ordinario dal 1976, ha contribuito a fondare il Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione, di cui è stata il primo Direttore nel 1983.

Clotilde Pontecorvo è stata una delle principali promotrici della diffusione del pensiero vygotskiano in Italia e pioniera nell'uso di metodologie osservative (e video-osservative) nello studio dei processi di apprendimento e socializzazione dei bambini e tra bambini sempre in connessione con l’attivazione e la direzione di importanti sperimentazioni educative nelle scuole di ogni ordine e grado. E’ stata membro delle commissioni ministeriali che hanno contribuito alla definizione degli Ordinamenti della Scuola dell’Infanzia del 1991 e dei Programmi della Scuola Elementare del 1985.

Ha dato inoltre un contributo essenziale, teorico e politico, alla riflessione e alle pratiche di formazione iniziale e continua degli insegnanti, promuovendo, tra le altre cose, la nascita delle SISS di cui è stata primo Direttore.

 

 Il suo lavoro ha contribuito significativamente alla ricerca e alle pratiche educative, soprattutto dimostrando e richiamando l'importanza del dialogo e della collaborazione nei processi di apprendimento.. E’ morta a Roma il 6 novembre 2022, lasciando un'importante eredità nel campo della psicologia e dell'educazione.


Maurizio Pontecorvo

(Roma, 1928-1993)

Maurizio Pontecorvo nasce a Roma il 19 gennaio 1928 in una famiglia ebraica ben radicata nella comunità locale. Dopo l'espulsione dalla scuola a causa delle leggi razziali del 1938, continua gli studi presso la scuola ebraica e, durante l'occupazione nazista, si nasconde sotto falso nome presso il liceo dei Fratelli Maristi.

Dopo la guerra, si iscrive a Ingegneria edile nel 1946, ma, a causa di una malattia del padre, è  costretto a lavorare nell'azienda di famiglia e cambia corso di studi, laureandosi in Scienze Politiche nel 1955. Nel 1968, decide di intraprendere una nuova carriera, dedicandosi alla psicologia. Ottiene la specializzazione in psicologia nel 1972 e successivamente si qualifica come psicoterapeuta infantile e per adulti, seguendo i modelli Tavistock e Klein-Bion.

E’ stato docente in vari corsi di psicologia evolutiva e clinica presso istituzioni prestigiose, come il Centro Martha Harris di Roma e la scuola di formazione della SIPP. Inoltre, ha organizzato seminari teorici e clinici, supervisionando casi clinici degli allievi in training. Dal 1977 è Direttore del Centro di Consulenza Familiare presso la Deputazione Ebraica, e dal 1990 fino alla sua morte, è Presidente dell'AIPPI. Muore a Capalbio il 21 luglio 1993, lasciando un'importante eredità nel campo della psicoterapia.


Orari di apertura

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(fermata MB1 S. Agnese Annibaliano)